23 Ottobre 2010 di Daniele Frulla
Una rete sociale (social network) è una rete fisica, composta da un gruppo di persone connesse tra loro da legami sociali come la conoscenza, i rapporti di lavoro ed i vincoli familiari.
Le reti sociali, che sono spesso usate come base di studi sociologici, vengono analizzate usando la teoria dei grafi, che ne esprimono la densità. Nel 1992 Robin Dunbar affermò che le dimensioni di una vera rete sociale sono limitate a circa 150 membri. Questa affermazione è nota come “Il numero di Dunbar“, ma anche come la regola dei 150. Questo numero è stato calcolato sulla base di studi di sociologia e antropologia, sulla dimensione massima di un villaggio e può essere legato a due fattori:
– alla soglia di abilità media degli esseri umani di riconoscere dei membri e tenere traccia degli avvenimenti emotivi di tutti
– in alternativa potrebbe essere dovuto a una questione economica ed al bisogno di individuare gli “scrocconi“, sempre presenti in gruppi più grandi.
Oggigiorno la “regola dei 150” è violata dalla versione di Internet delle reti sociali, una delle forme più diffuse di comunicazione in rete.
Un servizio di social network si basa su una struttura informatica identificata da un sito web di riferimento che permette la creazione di un profilo personale partendo da informazioni come il proprio indirizzo email fino ad arrivare agli interessi, alle passioni ed alle esperienze di lavoro passate.
Questi servizi permettono di gestire e consolidare online amicizie esistenti o di estendere la propria rete di contatti. Così ci si trova ad allargare la cerchia di contatti con gli amici degli amici, idealmente fino a comprendere tutta la popolazione del mondo, come prospettato nella teoria dei sei gradi di separazione del sociologo Stanley Milgram (1967), ma proposta addirittura nel 1929 e recentemente ritornata alla ribalta con internet, anche se qualcuno si domanda, che se fosse reale questa teoria, come mai non si riesca a trovare i ricercati più famosi e vi invito a leggere questo articolo.
I social network esplosero nel 2003, grazie alla popolarità di siti web come Friendster, abcTribe.com (per studenti universitari) e LinkedIn (per professionisti), mentre oggi si registra l’avanzata di Facebook in un numero crescente di nazioni, Stati Uniti compresi, dove regnava MySpace. Anche l’Europa sembrerebbe esserne affascinata, anche se resistono alcune roccaforti, soprattutto se costruite su culture di determinate aree, come Hi5 in Portogallo e Romania, Nasza-klasa in Polonia, Hyves nei Paesi Bassi, Iwiw in Ungheria e probabilmente non riuscirà a scalfire le cortine di ferro di servizi locali come V Kontakte e Odnoklassniki (russi), Maktoob (in alcuni paesi arabi) e Orkut (Brasile e India), di proprietà di Google.
L’uso dei social network sta avendo un ruolo anche nell’evoluzione delle radio on line, che non si limitano a proporre musica in formato mp3, ma interpretando i gusti propongono musiche simili, facendo scoprire nuovi artisti, ritmi e musicalità. Attraverso vari siti come Pandora.com (che per motivi di licenze è valido solo per gli Stati Uniti), lastfm.it, musicovery.com è possibile creare delle community invitando i propri amici per ascoltare la musica con preferenze simili alle proprie.
Un ulteriore sviluppo delle reti sociali è rappresentato dalla possibilità di creare applicazioni orientate alla comunità degli iscritti e per qualcuno i social network potrebbero diventare i sistemi operativi web del futuro (Microsoft ha investito in Facebook, 240 Ml $, Novembre 2007), creando nuove tipologie di applicazioni un tempo impensate.
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