22 Ottobre 2010 di Daniele Frulla
Usiamo Google tutti i giorni e recentemente abbiamo iniziato a sperimentare la versione del moderno indovino Google Instant, il nuovo passo evolutivo del motore di ricerca della casa Mountain View.
Ricerca mentre digitiamo la query e prevede ciò che vogliamo trovare, ricerca mentre scrivi, questo è in sintesi il motto che sta dietro a questa tecnologia. Il motore di ricerca lanciato ormai dodici anni fa da due studenti dell’università di Stanford è in grado di rispondere agli utenti risultati in tempo reale, e prova a prevedere cosa si scrive per risparmiare tempo, dai 2 ai 5 secondi a ricerca. Non sembrano molti, ma se pensate a tutte le ricerche che si fanno in una giornata, il risparmio è evidente. Perché buttare via tempo? Time is money.
Il rapporto tra le query (interrogazioni) e Google non è più statico. Google anticipa i navigatori per offrire i risultati e non aspetta che si clicchi sul pulsante “Cerca”, rendendolo pressochè inutile. A ogni lettera che scrivete nel box di ricerca, la pagina si aggiorna con i risultati. Instant però fa anche di più. Non solo offre i risultati in maniera rapida e dinamica, ma cerca persino di prevedere la vostra chiave di ricerca. “Instant prende ciò che avete già scritto, prevede quale sarà il completamento più verosimile della vostra chiave di ricerca e invia i risultati in tempo reale di queste previsioni”, scrive l’azienda sul proprio blog.
Google Instant riassunto in tre punti:
* Risultati dinamici – Si ricevono i risultati durante la digitazione in modo per potere interagire rapidamente e cliccare sui contenuti web che si cercano.
* Previsioni – La previsione della chiave di ricerca è una delle tecnologie principali di Google Instant che consente di risparmiare la digitazione con un risparmio medio di pressione di 9 tasti.
* Scorrere per ricercare – Simulando una pseudo conversazione con il motore di ricerca, si può scorrere attraverso le previsioni e vedere i risultati con il tasto “Freccia Giù”
Per arrivare a questo nuovo tipo di ricerca superveloce Google ha lavorato su nuove tecnologie che hanno riguardato i sistemi di caching, la capacità di controllare in modo adattativo la velocità con la quale vengono mostrati i risultati e ha ottimizzato il rendering della pagina con i JavaScript in modo che i browser potessero tenere il passo.
Google Instant richiede Internet Explorer 8, Chrome 5, Firefox 3 o Safari 5. Il servizio è offerto inizialmente solo in Francia, Stati Uniti, Germania, Italia, Russia, Spagna e Regno Unito per gli utenti collegati con un account Google e con browser adeguati. Instant sarà in seguito introdotto anche in altri paesi e nei prossimi mesi sarà disponibile anche in versione mobile.
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