1 Luglio 2018 di Daniele Frulla
Spero non vi sia mai capitato. Se per distrazione lanciate un comando di cancellazione da shell come questo
cd Scrivania
rm cartella/ * -rf
vi potreste trovare sicuramente nei guai, soprattutto se non avevate fatto un backup delle cartelle che avevate sul desktop. Andiamo nella scrivania e volevamo cancellare solo i files dentro una cartella, ma abbiamo aggiunto uno spazione prima dell’asterisco per digrazia!
Come poter rimediare?
Anche se i files non vengono realmente cancellati, non è poi così semplice recuperarli. I software creati appositamente per il recupero dei dati sono diversi e devono capire cosa vi sia scritto all’interno di ogni settore di disco.
Potete recuperare dati praticamente da qualsiasi dispositivo, occorre però essere in grado di montare il filesystem come partizione. Se non riuscite a vedere la partizione siete un po’ “rovinati”.
Vediamo un po’ questi software, ne ho trovati 3 e devo dire che ognuno lavora abbastanza bene.
Ripristina file cancellati di una partizione ext2, ext3 o ext4. Fa il suo lavoro ed è semplice da usare, sempre che non abbiate scritto altri files nel disco.
Prima di tutto fate una immagine della partizione:
dd if=/dev/sda1 of=<file_immagine>
Potete in questo modo lavorare su di una copia della partizione corrotta. Solitamente chi lavora nel settore scienze forensi, deve indagare su un pc o telefonino, fa proprio questo: una immagine di tutto il materiale su cui deve indagare, così è sicuro di non corrompere i dati originali.
Vi indico come usare il comando con alcuni esempi:
extundelete <file_immagine> –restore-file root/importantfile
per ripristinare un file di cui conoscete la posizione.
man extundelete
vi aiuterà per trovare altri semplici comandi per un corretto ripristino.
PhotoRec
Di questo software di recupero dati avevo già parlato in precedenza e credo, a mio avviso che sia il migliore. Occorre solo farlo lavorare un po’ con il seguente comando
sudo photorec <file_immagine>
Seleziona l’immagine, il tipo di filesystem e la destinazione su cui volete piazzare i files recuperati. Photorec salverà tutti i files che trova in varie cartelle, che dovrete poi spulciare per trovare i files che vi interessano.
Il tools è simile al PhotoRec, ma a mio avviso più limitato.
L’installazione è semplice come
sudo apt install scalpel
tuttavia, successivamente occorre disabilitare il commento (cancelletto) per i files che intendiamo ripristinare nella configurazione
sudo vi /etc/scalpel/scalpel.conf
Per riprinare i files eseguire
sudo scalpel <file_immagine> -o <directory_salvare_files>
il tutto è semplice, ma come detto sopra PhotoRec, sembra lavorare meglio.
Lascia un commento