30 Ottobre 2023 di Daniele Frulla
I robot camerieri sono una delle applicazioni più interessanti e divertenti della robotica. Ma da dove nasce l’idea di avere dei robot che servono i clienti in un ristorante o in un bar? E quali sono i tipi di robot camerieri che esistono oggi?
La storia dei robot camerieri inizia negli anni ’80, quando alcuni ingegneri e inventori sperimentarono dei prototipi di robot capaci di trasportare dei vassoi con cibo e bevande. Uno dei primi esempi fu il robot RB5X, creato dalla RB Robot Corporation nel 1982, che poteva muoversi autonomamente seguendo una linea sul pavimento e interagire vocalmente con le persone. Il robot RB5X fu usato in alcuni eventi e fiere, ma non ebbe un grande successo commerciale.
Negli anni ’90 e 2000, la tecnologia dei robot si evolse molto, grazie ai progressi nell’intelligenza artificiale, nella sensoristica, nella meccanica e nella comunicazione. Alcuni ristoranti e bar iniziarono a usare dei robot camerieri per attirare l’attenzione dei clienti e offrire un’esperienza diversa e divertente.
Ad esempio, nel 2006, il ristorante Hajime Robot Restaurant di Bangkok aprì le sue porte con quattro robot camerieri a forma di samurai che portavano i piatti ai tavoli. Nel 2010, il ristorante Dalu Robot Restaurant di Jinan, in Cina, impiegò sei robot camerieri a forma di bambola che potevano parlare con i clienti e riconoscere gli ostacoli.
Oggi, i robot camerieri sono diventati sempre più sofisticati e diffusi, soprattutto in Asia. Esistono diversi tipi di robot camerieri, a seconda delle loro funzioni e del loro aspetto.
Alcuni sono semplici carrelli automatizzati che trasportano i piatti da una postazione centrale ai tavoli, come il robot Bear Waiter del ristorante Robot Kitchen di Hong Kong. Altri sono robot antropomorfi o zoomorfi che possono interagire con i clienti e mostrare delle espressioni facciali, come il robot Pepper del ristorante Robotista di Tokyo o il robot Panda del ristorante Robot Panda di Harbin.
Altri ancora sono robot ibridi che combinano una parte meccanica con una parte umana, come il robot Techi del ristorante Techi Robot Kitchen di Singapore, che ha un braccio robotico che prepara le pietanze e una faccia umana che parla con i clienti.
I robot camerieri sono una realtà sempre più presente nel mondo della ristorazione, ma non sono senza problemi e sfide. Alcuni clienti apprezzano la novità e la curiosità di essere serviti da un robot, altri preferiscono il contatto umano e la personalizzazione del servizio.
Anche in Italia arrivano i primo robot camerieri che sono pero’ prodotti sempre in Oriente. Il robot e’ prodotto dalla Pudu Robotics, nella città di Shenzen. L’ultimo suo modello, presente a Sava, è il Bellabot. Costa 15mila euro più Iva. Per un ristorante e’ un proprio e vero investimento nel lungo termine.
Alcuni ristoratori vedono i robot camerieri come un modo per risparmiare sui costi del personale e aumentare l’efficienza, altri temono che i robot possano sostituire gli esseri umani e ridurre la qualità del lavoro. Alcuni ingegneri e ricercatori cercano di migliorare le capacità e le prestazioni dei robot camerieri, altri si preoccupano delle implicazioni etiche e sociali della loro diffusione.
Insomma, i robot camerieri sono una realtà complessa e affascinante, che ci fa riflettere sul rapporto tra uomo e macchina, tra tradizione e innovazione, tra arte e scienza.
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