Batterie Del Futuro: Betavoltaiche

12 Ottobre 2009 di Daniele Frulla


L’enorme problema nell’immediato futuro, che la società e tutto il mondo dovrebbero risolvere, è la carenza di energia.

Batteria Che dura Anni Attraverso gli Isotopi Radioattivi

Già da anni si stanno studiando nuove fonti di energia, più o meno promettenti, più o meno salutari.

Visto l’ammontare degli strumenti elettronici in circolazione, di cui oggi quasi non si può fare più a meno, si sono studiate batterie che funzionano attraverso isotopi radiattivi.


Come Funzionano

Queste particolari batterie sfruttano il decadimento radioattivo degli isotopi del trizio, materiale prodotto dal deuterio con un decadimento che dura decine di anni.

Il decadimento radioattivo fa in modo che elettroni nell’atomo di trizio vengano espulsi già naturalmente (atomo instabile con decadimento beta). L’espulsione di questo elettrone causa la polarizzazione del semiconduttore inserito nelle vicinanze generando corrente elettrica.

 

Applicazioni

I ricercatori che hanno sviluppato questa tecnologia all’Università del Missouri, sono sicuri che queste batterie avranno molteplici applicazioni, e soprattutto se ne potranno ridurre di molto le dimensioni.

Le possibili applicazioni saranno: cellulari, palmari, ebook, pacemaker, tutti quei dispositivi di piccole dimensioni che hanno necessità di poca energia per funzionare.

RTG (Radioisotope Thermoelectric Generator)

Molti non lo sanno, ma già sono stati studiati e sviluppati i cosidetti Generatori Termoelettrici a Radioisotopi, una versione precedente di generatore.

Sono stati testati da anni proprio per esplorare lo spazio con motori ad alto rendimento.

 

Chissà, magari in un prossimo futuro si potrà trovare una mini centrali nucleare in ogni casa, condividendo la risorsa energia col mondo.

 

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