21 Novembre 2009 di Daniele Frulla
Risulta spesso difficile poter utilizzare la mail per inviare cartelle di foto, immagini e documenti. Esistono molti siti che offrono servizi gratuiti di file hosting utili per coloro che desiderano inviare e condividere con amici o colleghi file di grandi dimensioni.
Anche se esistono ormai da diversi anni strumenti per comprimere i file, è opportuno ricordare che il rapporto di compressione dipende dal tipo di file che si desidera comprimere. Quindi non sempre è possibile comprimere il file in maniera tale da poterlo inviare come allegato attraverso la mail. Leggi…
11 Febbraio 2009 di Daniele Frulla
Nel precedente articolo sul karaoke in casa avevamo visto come editare ed ascoltare un file midi con vari software in commercio e gratuiti.
Oggi però il futuro è sul web ed con esso sono cresciuti i software che permettono di realizzare un Karaoke direttamente online.
Leggi…
29 Gennaio 2009 di Daniele Frulla
Secondo il Dizionario della lingua italiana, l’editoria è l’industria del libro; l’insieme degli editori e della loro attività.
Dai tempi di Johann Gutemberg l’editoria ha avuto un notevole sviluppo attraverso i quotidiani, le pubblicazioni periodiche e, con la nascita dei prodotti audiovisivi e multimediali, si è iniziato a parlare anche di editoria su internet. Ogni attività svolta dall’essere umano deve essere regolamentata e la Commissione Cultura sta portando avanti il testo del nuovo ddl per rivisitare la legge sull’Editoria. Da anni si tenta di rivedere il comparto normativo legato agli editori, ma il tutto si è sempre arenato su posizioni poco lungimiranti che con l’avvento del web hanno mostrato tutta la propria debolezza. La proposta di legge sull’editoria é stata presentata in data 9 giugno 2008.
Il testo inizia con una definizione di attività editoriale:«Ai fini della presente legge, per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione o di intrattenimento e destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso».
All’articolo 6 viene aggiunto:«Ai fini della presente legge, per attività editoriale si intende ogni attività diretta alla realizzazione e alla distribuzione di prodotti editoriali, nonché alla relativa raccolta pubblicitaria. L’esercizio dell’attività editoriale può essere svolto anche in forma non imprenditoriale per finalità non lucrative».
All’articolo 8 invece, si inizia a distinguere l’editoria rispetto alle attività informative sul web: «Sono esclusi dall’obbligo dell’iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione i soggetti che accedono alla rete internet o che operano sulla stessa in forme o con prodotti, quali i siti personali o a uso collettivo, che non costituiscono il frutto di un’organizzazione imprenditoriale del lavoro».
La definizione non offre una definizione chiara e le interpretazioni possono essere diverse, soprattutto per definire l’organizzazione imprenditoriale in un ambito come quello di internet, ove chiunque può accedere a strumenti simili ad AdSense o altri, per finanziare le proprie piccole spese online. La vecchia domanda ritorna alla luce: i blog sono a tutti gli effetti esclusi dalla legge sull’editoria?
Ci si dovrebbe chiedere: se sia il momento di lasciare che ognuno possa diventare impresa e guadagnare, oppure si debba imporre la pesante burocrazia a tutti coloro che per passione vogliano cominciare a crearsi un nuovo lavoro? Il passaggio dalla passione ad un nuovo lavoro, potrebbe essere breve con la conseguenza di ridurre la concorrenza ed il pluralismo, favorendo solamente chi è già sul mercato e può disporre di molti capitali.
Quando la legge non risulta chiara, il pericolo è sempre dietro l’angolo. Il testo unico per l’Editoria prevede diverse responsabilità ed ogni parola andrà valutata attentamente al fine di identificare un profilo la realtà cartacea e per la realtà online, perchè finchè ci sarà possibilità di interpretazione si potrebbero creare i soliti sospetti.
26 Gennaio 2009 di Daniele Frulla
Tra le innumerevoli applicazioni che si riescono a trovare nel web, quella che più risulterà gradita è la gestione del proprio ufficio tramite un semplice browser. Non si tratta di fantascienza, ma di applicazioni che già da tempo risiedono nel web e già sono utilizzate da innumerevoli aziende.
I vantaggi della gestione dei propri documenti online permette:
– Lo scambio dei documenti con semplicità tra le varie sedi di ufficio sparse per il mondo;
– Possibilità di lavorare in mobilità (anche con un palmare collegato in rete);
– Risparmio in tempo e in soldi della gestione dell’ufficio;
Tra gli applicativi nati per gestire documenti di ufficio ricordiamo:
|
gOffice – http://goffice.com/
Creazione di documenti di testo, presentazioni, fogli di calcolo, cartoline, presentazioni via Web. |
|
Google Docs – http://docs.google.com/
Free Word Processor Web Based, possiamo creare anche dei fogli di calcolo oppure delle presentazioni.
|
|
Live Documents – http://www.live-documents.com/
Suite Office online che propone dei replacement a Microsoft Word, Excel e Powerpoint. Fornisce anche un plugin compatibile MS Office. |
|
Peepel – http://peepel.com/
Completa Suite office Online |
|
SoloDox – http://www.solodox.com/
Suite Office Web Based per la creazione di Documenti, Progetti. Rientra appieno nella categoria “Collaborative Writing” per la possibilità di inserire collaboratori al progetto che possono modificare anche i nostri documenti in real time.
|
|
Thinkfree – http://www.thinkfree.com/
Thinkfree è una completa suite office online. |
|
Zoho – http://www.zoho.com/
Zoho è una suite online per i tutti i tipi di documenti.
|
20 Gennaio 2009 di Daniele Frulla
Spesso si ha la necessità di stampare delle pagine web, ma è anche vero che spesso le informazioni interessanti che desideriamo stampare sono solamente una piccola parte della pagina.
Per gli “smanettoni” un approccio possibile è copiare solo la parte che interessa su un editor di testo e poi stampare la pagina.
Si, ok, bello ma poco pratico.
Cosi girando per il web si scopre che un alternativa pratica e semplice esiste già ed una volta individuata la pgina web che vi interessa, digitate nella barra degli indirizzi del browser, il seguente comando:
javascript:(function(){window.open(‘http://www.printwhatyoulike.com/print?url=’+encodeURIComponent(window.location.href));})()
Vi verrà presentata una pagine speciale che vi permetterà di eliminare tutti gli elementi che non interessano ed alla fine vi rimarrà una pagina pulita, bella e pronta da poter stampare come meglio credete. L’eliminazione di un elemento dalla pagina web avviene semplicemente attraverso la sua selezione con il mouse e successivamente si preme il tasto CANC.
Come ogni indirizzo internet, anche questo può essere aggiunto come segnalibro su Firefox o sui preferiti di Internet Explorer, per facilitarne il richiamo.
Così risparmiarete carta e toner o le cartucce della vostra stampante. Così facendo darete all’informatica un colore più verde, in modo da dare un’impronta più ambientalista alla nostra società. Ma questo argomento lo affrentermo in seguito.
Fonte: www.newstechnology.eu
5 Gennaio 2009 di Daniele Frulla
Dalla Cina arriva la prima presa di posizione forte sulla sindrome da dipendenza da internet, un malessere che nel regno della censura è considerato ora ufficialmente malattia da curare e che nel resto del mondo è ancora studiato e valutato nelle sue dimensioni ed implicazioni.
Quello cinese potrebbe quindi essere il primo report ufficiale fatto alla World Health Organization.
Gli studi appartengono quasi tutti all’ospedale militare di Pechino e il ministero della salute ha già dichiarato che dal 2009 potrebbe adottare soluzioni e approcci promossi dalle ricerche del dr. Tao Ran fatte su circa 3.000 pazienti in 4 anni: «Abbiamo preso i sintomi che comparivano nello stesso momento almeno nel 50% dei pazienti e poi abbiamo cominciato a registrare con quale frequenza questi sintomi si ripresentassero» ha dichiarato il dottore.
Per cominciare dunque a parlare di dipendenza dalla rete in maniera patologica bisogna fare uso della rete per almeno 6 ore al giorno e esibire almeno uno dei sintomi evidenziati dal dr. Tao Ran tra i quali ci sono l’insonnia, difficoltà a concentrarsi, stress fisico o mentale, irritazione e «passare il tempo a desiderare di essere online». Seguendo tale direzione secondo Tao Ran almeno il 10% dei giovani cinesi sarebbe soggetto a tale sindrome, per la maggior parte maschi.
Ad ogni modo non sono solo i cinesi ad avanzare ipotesi su una simile sindrome, anche il resto della comunità scientifica mondiale ha più volte pensato di catalogare la “sindrome da dipendenza da internet”, pur non avendo mai compiuto un passo concreto in tale direzione. In Marzo L’American Journal Of Psychiatry ha proposto l’aggiunta di una “dipendenza da internet e videogiochi” al Manuale di Diagnostica e Statistica dei Disordini Mentali, la bibbia di chi lavora nel mondo della psichiatria.
Tutti sembrano comunque concordare sul fatto che internet non sia una causa ma semplicemente un sintomo di una sindrome di dipendenza maggiore. Un problema che può in molti casi, almeno in Cina, sfociare in un tale calo di produttività che porta al licenziamento.
Fonte: www.newstechnology.eu
2 Gennaio 2009 di Daniele Frulla
Cosa è l’OpenID
L’OpenID è un nuovo protocollo per autenticarsi nelle varie applicazioni sparse per il web 2.0 dove la propria identità è rappresentata da un URL.
Ci si può registrare su siti providers di OpenID. Una volta registrati è semplice utilizzare utente e password per utilizzare le risorse che il web 2.0 mette a disposizione direttamente sulla rete, senza necessità di dover effettuare altre registrazioni.
Leggi…
29 Dicembre 2008 di Daniele Frulla
Tra i passatempi preferiti delle persone, quello che non passerà mai di moda è il karaoke, un modo semplice per trascorrere qualche ora in compagnia cantando.
{google}306306463904318161{/google}
Negli anni 90 in Italia, girava per le città Fiorello che allietava le serate con il suo Karaoke nelle piazze italiane.
Ora il karaoke lo si può produrre in casa, attraverso l’aiuto di software reperibili in rete.
I file che prenderemo in considerazione sono i
Midi File (file musicali dove stanno indicate le note utilizzate, il tempo, praticamente una sorta di pentagramma). I Midi file possono essere sincronizzati con il testo della canzone in maniera tale da poter evidenziare il testo da cantare con l’esatta nota della musica. Il tipo di file midi con il testo associato prende il nome di .kar. Se avete bisogno di leggere un tipo di file .kar e non disponete di un lettore, potete sempre rinominarlo .mid e ascoltarne il contenuto.
Come Leggere I .kar
Players per file Karaoke ce ne sono diversi, ma quello più utilizzato e soprattutto gratuito per piattaforme Windows è
VanBasco.
Per il sistema Linux si hanno a disposizioni vari software gratuiti e uno di questi è pykaraoke e per l’installazione:
sudo apt-get install pykaraoke
Il file .kar è una particolare versione di file midi con in più le parole del testo della canzone che si sincronizzano con le note musicali.
Per una trovare file musicali si possono utilizzare vari motori di ricerca e cercare .kar file.
Editare Midi E File Musicali
Nel
sistema operativo linux è semplice installare software per editare e mettere mano in file musicali. Parecchi di questi li potete trovare sul
wiki di ubuntu:
-
SoundJuicer: estrattore di tracce audio.
-
Ardour: una stazione di lavoro per l’audio digitale.
-
Audacity: editor audio multi piattaforma.
-
LilyPond: editor di spartiti musicali.
-
Tuxguitar : editor di spartiti musicali.
-
Rosegarden : sequencer audio/MIDI, con funzioni di editing di spartiti.
Il software migliore per modificare file midi è
RoseGarden. Se avete l’ultima versione di Ubuntu 8.10 potete installare l’applicativo con il comando:
sudo apt-get install rosegarden
Il software è intuitivo da utilizzare e presenta la bellissima caratteristica che permette la visualizzazione del pentagramma della canzone ed una volta premuto play si possono vedere scorrere le note sul pentagramma stesso, magari anche col testo musicale.
Per il sistema operativo Windows molti prodotti sono a pagamento. Qui una lista:
Fonte: www.newstechnology.eu
27 Dicembre 2008 di Daniele Frulla
Tra i milioni di siti che inondano il web, quelli più interessanti sono quelli che aiutano gli studenti ad apprendere ed imparare col pc.
Un tempo i dizionari erano cartacei e venivano vendute enciclopedie enormi che riempono ancora le librerie di molte case come ad esempio lenciclopedia Motta.
Oggi tutto questo esiste ancora, ma molte delle informazioni che un volta erano solamente cartacee le possiamo consultare direttamente dalla rete web.
Tra i dizionari di caratttere gratuito che si trovano nella rete ricordiamo:
Per l’Italiano:
Per l’Inglese:
Basta andare sul sito, digitare il proprio vocabolo da cercare e ottenere il significato della parola.
Tra le enciclopedie e dizionari non è da dimenticare la mitica enciclopedia aperta a tutti Wikipedia che permette a tutti di contribuire attraverso propri articoli alla realizzazione della stessa.
Fonte: www.newstechnology.eu
24 Dicembre 2008 di Daniele Frulla
TamTamy ti permette di realizzare una rete sociale in maniera da poterla introdurre nella tua azienda creando così un sistema funzionale permettendo di far crescere ina maniera esponensiale il tuo business. Leggi…