Helix Nell’Attività della Consulenza Forense

15 Gennaio 2008 di Daniele Frulla


Nell’attività di consulenza forense uno degli strumenti più completi e decisamente complessi è Helix. Helix rappresenta un laboratorio di computer forensics gratuito, veloce e completo. E’ ottimo per la indipendenza da Windows e senza possibilità che i dati rilevati possano venire “inquinati”, in quanto non necessita di installazione,  si avvia direttamente da Cd e dispone di molti strumenti dedicati, anche se non facili da usare, alla computer forensics.

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Keylogger Per Intercettare Le Operazioni Con La Tastiera

7 Ottobre 2007 di Daniele Frulla


I Keyloggers sono dei dispositivi hardware e software che permettono di intercettare tutto quello che viene premuto sulla tastiera e memorizzarlo.

Questo tipo di tecnologia ha molteplici usi.

Tutto dipende dalle intenzioni dell'utilizzatore!

Fate attenzione ad ogni singolo componente del vostro hardware, potrete trovarvi nella spiacevole situazione di essere intercettati senza volerlo.

I keylogger hardware sono semplicissimi dispositivi che si inseriscono tra il cavo della tastiera ed il pc ed intercettano tutto quello che premete. Si confondono addirittura col colore del cavo della tastiera.

Maleintenzionati potrebbero davvero rubarvi tutte le informazioni del vostro PC e non solo con questo semplice dispositivo. Quello che dovranno fare è avere un contatto col PC che si deve attaccare ed inserire il keylogger hardware, che non necessita di nessuna installazione ed non sono intercettabili da software di sicurezza come antispyware.

Questo simpatico video mostra come maleintenzionati potrebbero operare per rubarvi informazioni. 

{youtube}6vcdt5GQVIw{/youtube} 

Non tutti sono maleintezionati. Infatti, tra i diversi usi di un keylogger c'è quello di tenere sotto controllo i propri bambini ed adolescenti. Si possono installare keylogger software che mantengono informazioni di tutto quello che si digita sul PC. Comunque sia è sempre bene che i bambini navighino attraverso la rete con la presenza dei genitori.

{metacafe}421654/protect_your_passwords{/metacafe}

Fonte: www.newstechnology.eu  

 

 

Nascondere Files Dentro Una Immagine

1 Agosto 2007 di Daniele Frulla


Diverse sono le {ln:steganografia 'tecniche di steganografia}, ma ce n'è una semplicissima che tutti possono utilizzare se ne hanno la necessità.

Prendiamo una immagine .jpg o .png o .bmp qualsiasi, una che più ci piace. Quell'immagine è totalmente visibile e chiamiamola immagine.jpg.

Pensiamo ai dati da inserire nell'immagine e comprimiamoli con un winzip. Chiamiamolo dati.zip.

Con il seguente comando creamo l'immagine con i nostri dati zippati all'interno:

copy /B immagine.jpg + dati.zip segretaimmagine.jpg

Il video sottostante illustra benissimo il procedimento.

{youtube}q6AQL55zMR4{/youtube}

Fonte: www.newstechnology.eu  

 

Sistemi Windows Violati In Meno Di 2 Minuti Con Chiavette USB

4 Luglio 2007 di Daniele Frulla


Si chiama USB Switchblade il nuovo sistema di hackeraggio di sistemi Windows che grazie ad una chiavetta USB può rilevare anche le passwords del sistema operativo.

Puoi reperire il tools switchblade ancora disponibile.

Immaginate una rete aziendale dove un dipendente lasci il PC accesso e si allontani dal suo posto di lavoro per un qualche motivo.

Dopo aversi scaricato il software USB Switchblade che automaticamente rileva le password e buca la rete del client, per una persona con “cattive intenzioni” è semplicissimo reperire informazioni. Basta agganciare la chiavetta USB accertandosi che il sistema operativo sia Microsoft, aspettare circa 1 minuto, staccare la chiavetta USB ed andare a casa.

Fonte: www.newstechnology.eu

Analisi Forense

14 Giugno 2007 di Daniele Frulla


Codice di Condotta e Procedure di Esame Forense

La IACIS (International Association of Computer Investigative Specialists) è una corporazione internazionale no-profit di volontari delle forze dell’ordine, dedicata all’educazione nel campo della computer forensics e ha redatto il Codice di Condotta e le procedure di esame forense. Solitamente un esaminatore forense ha il compito di determinare se l’attrezzatura è stata usata per attività illegali, non autorizzate o insolite, e può includere anche un monitoraggio della rete (se presente).

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Le password: l’anello debole nella sicurezza

23 Maggio 2007 di Daniele Frulla


Le password rappresentano l’anello debole della catena della sicurezza a causa del gran numero di esse utilizzato da un singolo utente. Esso viene incoraggiato a comportamenti scorretti che rischiano di aprire pericolose falle nella sicurezza dei sistemi.

Cambiare password frequentemente è inutile, se l’utente è lasciato libero di scegliere la password da usare, la semplifica, mentre se dovesse essere fornita dall’alto, il comportamento dell’utente varia. Nonostante le aziende investano tempo e denaro per proteggere le informazioni sensibili, i responsabili non percepiscono seriamente il problema della sicurezza, perchè per molti è solo l’obbligo di dover ottemperare alla Legge sulla Privacy. Leggi…

Steganografia

20 Maggio 2007 di Daniele Frulla


Comunicare in modo sicuro: La Steganografia

La parola steganografia deriva dall'unione di due vocaboli greci: stego (nascondo) e grafia (scrittura), ed è l'insieme delle tecniche che consente a due o più persone di comunicare in modo tale in modo da nascondere l'esistenza del messaggio e della stessa comunicazione agli occhi di un eventuale osservatore. Per quanto possa essere considerata sottile la differenza tra steganografia e crittografia tanto che, spesso vengono accomunate, le differenze sono invece sostanziali. Nella crittografia l'antagonista è a conoscenza dell'esistenza di una comunicazione, ma se la cifratura è efficace, non è in grado di comprenderne il contenuto, mentre nella steganografia l'antagonista non si accorge dell'esistenza della comunicazione. Con la steganografia si cifra un messaggio e poi lo si nasconde all’interno di un contenitore.
Si parla di queste conoscenze già ai tempi di Erodoto e di Aristotele e anche Hollywood ha fatto uso di queste tecniche in alcuni film: l'inchiostro simpatico in Chi ha incastrato Roger Rabbit? e reagenti chimici o sostanze di uso comune ne Il nome della Rosa.
Tuttavia, la steganografia è ancora in fase sperimentale, e non possiede una teoria generale che ne delinei limiti, possibilità e fondamenti teorici. Tra le tecniche più conosciute ci sono:
Steganografia iniettiva La maggior parte delle tecniche consentono di iniettare il messaggio segreto dentro un messaggio contenitore preesistente modificato per contenerlo risultando praticamente indistinguibile dall'originale, almeno con l'ausilio delle sole capacità sensoriali umane.
Steganografia generativa L'altro tipo di tecnica sfrutta la capacità di generare appositi contenitori ed in questo caso il messaggio segreto è utilizzato per pilotare il processo di generazione della cover.
Attraverso un sistema di classificazione più specifico, le tecniche steganografiche possono essere ripartite in tre classi:
Steganografia sostitutiva E' la più semplice e diffusa e si basa sul concetto che i canali di comunicazione trasmettono segnali che sono sempre accompagnati da qualche tipo di rumore o da informazioni ridondanti che i nostri sensi non possono percepire; questo rumore può essere sostituito da un particolare segnale ottenuto dal messaggio segreto trasformandolo in modo tale che, a meno di essere a conoscenza della chiave segreta o di possedere un filtro software da applicare alla cover, sia indistinguibile dal rumore vero e proprio.
Steganografia selettiva Ha valore teorico e raramente utilizzata. Si basa sull'idea di procedere per tentativi, ripetendo una stessa misura fino a quando il risultato non soddisfa una misura.
Steganografia costruttiva Cerca di raggiungere lo scopo della tecnica precedente sostituendo il rumore presente con l'informazione modificata in modo da imitare le caratteristiche statistiche del rumore originale, basandosi su modelli del rumore e adattando i parametri dei suoi algoritmi di codifica, in maniera che il falso rumore contenente il messaggio segreto sia il più possibile conforme al modello. Presenta diversi svantaggi perché la costruzione di un modello del rumore richiede grossi sforzi, solitamente un attaccante ha molto tempo a disposizione e potrà quindi generare un modello più accurato e rendersi conto della differenza con il rumore originale e nel caso in cui l’attaccante si dovesse impadronire del modello, avrebbe la possibilità di eseguire un attacco particolarmente efficace contro il sistema.

Uso della Steganografia
I passi fondamentali
1 Scaricare ed installare correttamente il software adatto alle vostre esigenze
2 Scegliere un’immagine da usare come cover, assicurandovi che sia del formato usato dal software in vostro possesso, considerando che più è grande il messaggio da nascondere, più grande deve essere il contenitore (con alcuni software potrebbe essere necessario fare una copia di sicurezza dell’immagine)
3 Preparare il messaggio da nascondere, salvandolo eventualmente come richiesto dal software (es.: .txt)
4 Scegliere una password con cui mascherare il messaggio all’interno della cover, se consentite dal software, scegliere il file in output, sia come path che come immagine
5 Eseguire una verifica del procedimento per nascondere il messaggio
6 Eseguire una verifica del procedimento per estrarre il messaggio
7 Eseguire una verifica che i due files siano identici

Una branca della steganografia che sta assumendo sempre maggior peso è il watermarking, che consiste nel marchiare digitalmente le immagini, i filmati o altri documenti in modo da segnalarne l'origine e/o l'autore e garantire la proprietà intellettuale.

Conclusioni
Dai fatti del 2001 in poi, con l'aumento delle denunce di un probabile uso di immagini steganografiche come veicolo contenenti istruzioni per i terrostisti, ha scoraggiato l'uso di queste tecnologie, tanto che l'autore di OutGuess è stato costretto ad autocensurarsi, sospendendo la distribuzione dei sorgenti della sua ricerca.
Ciò non toglie che la steganografia rimane uno dei pochi modi di comunicazione, in grado di mantenere la sicurezza di un minimo di privacy. E' anche vero però, che non esiste cosa al mondo di cui non si possa fare un uso illecito e sbagliato, anche se la steganografia non è stata ideata per provocar danni. Ma l'importante è fare l'uso migliore di ogni cosa che si va ad operare.

Crittografia

di Daniele Frulla


La crittografia risente, sin dai tempi antichi, di influssi militari, ma oggi viviamo continuamente di comunicazioni crittografate (comunicazioni GSM e smart-card per programmi satellitari).

La Teoria

Il termine crittografia deriva dal greco kripto e graphos che significa scrittura nascosta ed identifica quella disciplina scientifica che studia le tecniche idonee a proteggere un testo, rendendolo incomprensibile da chi non è a conoscenza della corretta chiave di decifratura. La tecnica crittografica si basa su due meccanismi: la trasposizione (o permutazione) e la sostituzione.
La trasposizione consiste nel modificare l’ordine degli elementi, lasciandoli sostanzialmente immutati. Quindi il testo si presenterà come un anagramma, e grazie alla regola usata si potrà ricavare il testo originale.
La sostituzione non modifica l’ordine degli elementi, i caratteri vengono solo sostituiti con altri. Per leggere il testo dovremmo conoscere la regola di sostituzione.
Gli attuali sistemi crittografici si basano sui cifrari (complessi algoritmi di cifratura) del testo in chiaro. I caratteri vengono associati a numeri, sui quali vengono eseguite una serie di operazioni matematiche, fino ad ottenere il testo cifrato.

La Storia

La storia della crittografia risale sicuramente ai tempi dei Greci. Nel libro di Plutarco, Vite Parallele, si fa riferimento a come il governo inviasse messaggi crittografati attraverso la scitala. Successivamente nel 400 a.c. un generale di nome Enea il Tattico, parla esplicitamente in un trattato sulla difesa delle fortezze, dei sistemi crittografici, mentre in epoca successiva si hanno riferimento di sistemi cifrati nella cultura  indiana ed ebraica. Uno dei più importanti cifrari usato fu il cifrario di Cesare. Consisteva nello scrivere l’alfabeto cifrato sotto all'alfabeto in chiaro e facendo corrispondere una lettera di quest'ultimo con quello di sotto spostandosi 23 posizioni verso destra o, più semplicemente, 3 posizioni a sinistra. Tale tipo di crittografia viene oggi chiamata ROT seguita dal numero di posizioni che ci si deve spostare per la ricostruzione del messaggio in chiaro. La cifratura più utilizzata è la ROT 13, ma la ROT 1 è stata usata da Stanley Kubrick nel film 2001:Odissea nello Spazio, dove il supercomputer HAL non è altro che IBM codificato in ROT 1.

La più famosa macchina crittografica in senso stretto è stata Enigma, utilizzata dai Tedeschi nel corso della Seconda Guerra Mondiale per cifrare i loro messaggi. Un notevole impulso alla decifratura dei messaggi di Enigma lo diede un gruppo di crittoanalisti a Bletchley Park, che lavorarono per gli Inglesi agli ordini di Alan Turing che vi dedicò tutti i suoi sforzi e che morì dopo qualche anno la fine della Grande Guerra. Lo scopo del gruppo era quello di decifrare i messaggi senza che i Tedeschi ne venissero a conoscenza, altrimenti molti eventi sarebbero cambiati, come probabilmente l'esito della guerra stessa. Si narra comunque che i Tedeschi avrebbero cambiato i loro codici di li a poco (se la guerra fosse continuata), e si narra anche che Sir Winston Churchill fosse venuto a conoscenza dell'attacco giapponese a Pearl Harbour, ma che per far intervenire gli americani per contrastare l'asso tedesco-giapponese, non ne fece parola. La decifratura dei messaggi ebbe un costo elevato sia in risorse umane che in risorse finanziarie, anche se i Tedeschi stessi, grazie alla loro famosa precisione (i messaggi venivano inviati alle ore 06:05), contribuirono inconsapevolmente e in maniera determinante all'impresa.

Considerazioni

Oggi i sistemi basati sulla crittografia a chiave pubblica non sono completamente sicuri e potrebbero diventare presto obsoleti per la scoperta di nuovi algoritmi per la scomposizione di numeri interi molto grandi.
La crittografia quantistica, invece, rappresenta una via sicura che permette di spedire sequenze di bit casuali, senza possibilità di intercettazioni, ed è per questo motivo che viene usata per trasmettere le chiavi da usare per i crittosistemi diffusi e si parla di distribuzione quantistica di chiavi, piuttosto che di crittografia quantistica.

Sicurezza Informatica

17 Maggio 2007 di Daniele Frulla


Non illuderti che il nemico possa non venire, ma tieniti sempre pronto ad affrontarlo.

Non illuderti che il nemico non ti attacchi, ma fai piuttosto in modo di renderti inattaccabile.

Sun Tzu, L’arte della Guerra

Il computer sicuro per definizione è quel computer privo di lettore cd-rom, di lettore floppy, sprovvisto di modem, scheda di rete, porte Usb e ogni altro tipo di connettore esterno, posizionato in un bunker con delle guardie armate poste davanti all’accesso e …. spento.

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