10 Novembre 2007 di Daniele Frulla
Spesso si ha l'esisigenza di masterizzare dei files che si trovano all'interno del proprio pc.
E' possibile, col comando mkisofs, creare direttamente il proprio file con estensione iso che potrà essere poi masterizzato in tutta calma.
Il comando è disponibile per i sistemi operativi Linux.
Il comando da eseguire è semplice:
sudo mkisofs -o [nome_file.iso] -j -r [/percorso_file/]
Il vostro file iso potrà essere montato ad esempio in una macchina virtuale creata con virtualbox .
Fonte: www.newstechnology.eu
13 Ottobre 2007 di Daniele Frulla
Quando ci si dimentica una password è sempre un enorme problema.
In Ubuntu si può azzerrare la password di root attraverso semplici operazioni.
La procedura è presente su
ubuntugeek e vi permetterà di effettuare il reset della password di amministratore:
-
Avviare il PC e premere ESC alla partenza di Grub.
-
Premere il tasto e e selezionare la riga che contiene l'immagine del kernel e pigiare di nuovo e.
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Scorrere la riga alla fine e aggiungere rw init=/bin/bash, premere Enter e poi b
per riavviare.
-
Al riavvio accederete alla console bash senza autenticazione; digitate passwd root
per definire la nuova password.
Da adesso in poi questa password sarà utilizzabile per amministrare la vostra workstation.
Fonte: www.newstechnology.eu
8 Settembre 2007 di Daniele Frulla
Dovete installare il sistema operativo sul vostro portatile o sulla vostra postazione desktop che non dispongono più Cd-rom, e Floppy?
Non ci credere, ma è davvero possibile! Ecco un elenco delle attrezzature di cui dovrete disporre:
- Desktop o portatile connesso alla LAN con sistema operativo Linux
- Il pc su cui installare il sistema operativo deve permettere il booting da network con protocollo PXE (Preboot eXecution Environment)
- connessione ADSL con un router-mode che permetta di connettere un cavo RJ45
- Patch Cord RJ45
- Il test è stato eseguito con un portatile Acer Aspire 1362WLMI in assenza di Cd-rom e floppy che sono stati danneggiati!
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12 Giugno 2007 di Daniele Frulla
Aggiornare la
versione Linux Ubuntu o un’altra versione derivata dalla
Debian tramite repository è semplice e veloce. Si possono anche installare automaticamente nuovi software linux!
L’aggiornamento di Ubuntu 7.0.4 (Feisty), come altre distribuzioni Linux derivate da Debian, si può eseguire in diversi modi:
– usando Synaptic
– usando Apt (Advanced Packaging Tool)
In ogni caso andate a dare un’occhiata al sito di Trevino’s Blog (un grande amico di Linux). Leggi…
5 Giugno 2007 di Daniele Frulla
NFS (Network File System) è un servizio utilizzato su sistemi UNIX per permettere ad un client di salvare in maniera del tutto trasparente i propri dati sul server.
Anche Linux permette l'installazione del servizio NFS.
In sostanza, il server NFS decide quali client possono montare il file system NFS e in quale punto.
Per l'installazione lato server:
sudo apt-get install nfs-user-server nfs-kernel-server
Installiamo in questo modo il servizio NFS server. Bisogna ore modificare il file /etc/exports, e scrivere quali clients possono montare l'NFS e dove, quindi editarlo in questo modo:
/mnt/nfsclient1 client1(rw,sync)
/mnt/nfsclient2 client2(rw,sync)
dove le cartelle /mnt/client1 e /mnt/client2 si trovano sul server e client1 e client2 sono i due clients che devono montare NFS.
Digitiamo ora sudo exportfs -a e verifichiamo quali cartelle stiamo condividendo.
Per l'installazione lato client:
da verificare è che il kernel linux abbia incorporato la gestione di NFS altrimenti il tutto non potrà funzionare (Ubuntu 6.06 la incorpora).
Ora digitiamo:
sudo mount -o rsize=1024,wsize=1024 nfs_server:/mnt/nfsclient1 /mnt/backup
In questo comando nfs_server è il nome del server, /mnt/nfsclient1 è la cartella su server supponendo che stiamo lavorando su client1 e /mnt/backup è la cartella su client che punterà al server.
Se compare un errore di Permission Denied, può darsi che il mount che stiamo facendo non corrisponda con la configurazione del server NFS.
Fonte: www.newstechnology.eu
di Daniele Frulla
Gestire un server quando si è nello stesso luogo dove è collocato è semplice. Gestire il server da remoto è solo un po’ più complicato, ma una volta trovato il metodo giusto potrete amministrare tutti i vostri server collocati in qualsiasi parte del mondo semplicemente dalla vostra postazione a casa!
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22 Maggio 2007 di Daniele Frulla
L’ora del PC o del Server è fondamentale per pianificare l’avvio di applicazioni in automatico o semplicemente per tenere sotto controllo la sincronizzazione dei backups in una rete.
Esistono server NTP (Network Time Protocol) che hanno orario e data sempre aggiornati. Ad essi si può fare riferimento per sincronizzare l’ora all’interno di una rete.
Nel sistema operativo Linux è possibile utilizzare il comando
ntpdate ntp.ien.it
per sincronizzare l’orologio col server ntp.ien.it.
Esiste comunque un demone che si avvia automaticamente all’accensione, che configurato a dovere rende sempre il PC sincronizzato.
Dalla finestra del terminare lanciare in primo luogo
apt-get update e successivamente
apt-get install ntp
In questo modo abbiamo installato il demone nptd. Esso va configurato col file ntp.conf.
Editare il file che si trova in /etc/ntp.conf e scrivervi all’interno
server ntp.ien.it, indica il server con cui sincronizzare l’orario.
Fonte: www.newstechnology.eu
21 Maggio 2007 di Daniele Frulla
Vi siete mai chiesti il perchè esistano così tante distribuzioni di Linux?
La parte fondamentale di un sistema operativo Linux è il kernel. Dal kernel bisogna partire per poter creare la propria distribuzione linux. Leggi…
19 Maggio 2007 di Daniele Frulla
Quando si deve pianificare un backup oppure lanciare un'applicazione automaticamente è necessario pianificarla ad un orario stabilito.
Con il sistema operativo Microsoft Windows si usano le operazioni pianificate, mentre in Linux si ha il semplice e comodo comando crontab.
Il comando crontab, eseguito da terminale, è semplice ma efficace.
Se siamo loggati come utente root scheduleremo un comando che si avvia come utente root.
I parametri di crontab sono pochi:
-
-l, restituisce la lista del file crontab con l'utente col quale siamo loggati.
-
-e, edita il file crontab per l'utente col quale siamo loggati.
-
-u, è l'utente di cui vogliamo richiamare il file crontab.
Esempi:
- Siamo loggati come root e vogliamo editare il crontab dell'utente pippo allora da terminale scriveremo: crontab -u pippo -e
- Siamo loggati come pippo e vogliamo listare il crontab di pippo: crontab -e
Quando si edita il crontab esso deve essere scritto in un formato particolare:
* * * * * comando da eseguire
– – – – –
| | | | |
| | | | —–> giorno della settimana (0 – 6) (domenica=0)
| | | ——-> mese (1 – 12)
| | ———> giorno del mese (1 – 31)
| ———–> ora (0 – 23)
————-> minuti (0 – 59)
I primi cinque asterischi separati da uno spazio rappresentano l'ora, i minuti, il giorno, il mese, il giorno della settimana. Se si lascia l'asterisco sui giorni indica che il comando si ripeterà tutti i giorni.
Esempio:
00 21 * * * cp -r -f -u /pippo /mnt/hda1
Questo esempio esegue una copia da /pippo a /mnt/hda1/ tutti i giorni alle ore 21:00.
Il comando crontab, semplicissimo, può davvero salvarvi la vita semplicemente pianificando un backup tutti i giorni delle cartelle che utilizzate solitamente.
Fonte: www.newstechnology.eu
16 Maggio 2007 di Daniele Frulla
Partizionare un disco rigido o una memoria fisica è un'operazione fondamentale nell'istallazione di Linux e di qualsiasi altro sistema operativo, e a volte è indispensabile anche successivamente. Qui di seguito vi sono alcuni passi utili per creare o cancellare partizioni tramite linux.
Aprite il terminale ed entrate come utente root.
Il comando per visualizzare partizioni è fdisk -l.
Un esempio di come vengono visualizzati i dati col comando fdisk -l
Disk /dev/hda: 122.9 GB, 122942324736 bytes
255 heads, 63 sectors/track, 14946 cylinders
Units = cylinders of 16065 * 512 = 8225280 bytes
Device Boot Start End Blocks Id System
/dev/hda1 1 1020 8193118+ 83 Linux
/dev/hda2 2551 14946 99570870 83 Linux
/dev/hda3 1021 2295 10241437+ 83 Linux
/dev/hda4 2296 2550 2048287+ 82 Linux swap / Solaris
Partition table entries are not in disk order
Disk /dev/hdb: 251.0 GB, 251000193024 bytes
255 heads, 63 sectors/track, 30515 cylinders
Units = cylinders of 16065 * 512 = 8225280 bytes
Device Boot Start End Blocks Id System
/dev/hdb1 1 5100 40965718+ c W95 FAT32 (LBA)
/dev/hdb2 5101 30515 204145987+ c W95 FAT32 (LBA)
I dischi in linux vengono visti come hda, hdb e così via, mentre il numero a fianco rappresente il numero della partizione su cui andrete a lavorare.
Se dovete lavorare su di un disco in particolare darete il comando fdisk /dev/hda.
Questo vi farà accedere ad un menù digitando il tasto m.
Potete cancellare e creare tutte le partizioni che volete inserendo il punto di inizio ed il punto di fine dei blocchi.
Fino a quando non premere il tasto w, tutto quello che avete realizzato non sarà salvato sul blocco nell'hard disk che gestisce le partizioni.
Infine attenzione a quale partizioni andate a modificare! In particolare fate attenzione a non eliminare quella di sistema e di booting, perchè sarà poi difficile tornare indietro e ripristinare il sistema.
Fonte: www.newstechnology.eu