Allerta NASA – Tempesta Solare nel 2012

23 Aprile 2010 di Daniele Frulla


Raggi di Sole e Tempeste Solari

Il Sole fonte principale di vita nel 2012 forse genererà una tempesta elettromagnetica di proporzioni non indifferenti e che potrebbe rivelarsi dannosa per la società moderna.

Raggi di Sole e Tempeste Solari

 

La notizia è trapelata dalla Nasa di recente e diversi dati scientifici ne svelano la veridicità.

Non è quindi solo Il calendario Maia per l’anno 2012 a svelare cattive notizie, ma anche fonti scientifiche che sono confermate dai dati. Fra tre anni, infatti, potrebbe ripetersi l’intensa tempesta solare che nel 1859 “spense” completamente le tecnologie di comunicazione negli Stati Uniti e in Europa.

Tutti i dati che sondano lo stato della nostra Stella si possono reperire sul sito Soho Data.

I dati non sono di facile comprensione, ma gli astronomi e gli scenziati della Nasa pensano, vista la ripresa di attività solare pensano ad ritorno di tempeste magnetiche per l’anno 2012 circa.

Bisogna fare attenzione poiché il periodo moderno è basato soprattutto sull’energia e le tempeste magnetiche potrebbero arrecare danni ad ogni apparecchiatura elettronica tra cui: hard disk, pc, componenti elettrici, energia, ecc..

Speriamo solo che si possano prendere opportuni accorgimenti in tempi adeguati.

Motore a Batteri dai Ricercatori Italiani

30 Ottobre 2009 di Daniele Frulla


Batteri

Questa ricerca ed esperimento presso la Sapienza di Roma darà sicuramente il via libera ad altrelnuove ricerche nel campo delle nano tecnologie.

L’idea è semplice ed innovativa: utilizzare i batteri per far muovere un motore microscopico. Nell’esperimento si possono visualizzare i batteri ed il motorino che gira.

Batteri

L‘uomo ha sempre sfruttato le risorse ed anche gli animali che la natura metteva lui a disposizione  e come si sfruttavano i cavalli per tirare una carrozza, così si sfruttano micro-organismi per generare un movimento caotico su un minuscolo motore. Bello no? E le applicazioni sono molteplici.

I ricercatori dell’Istituto nazionale per la fisica della materia del CNR, in collaborazione con ricercatori del Dipartimento di Fisica, lo scorso febbraio hanno dimostrato la fattibilità del dispositivo in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Physical Review Letters.

Il micromotore alimentato a batteri è composto da minuscole rotelle dentate e asimmetriche delle dimensioni di qualche decina di millesimi di millimetro (40-50 micron) immerse in una soluzione popolata da batteri (Escherichia coli). Il movimento caotico e disordinato dei batteri fa ruotare le nano-rotelle in modo mediamente regolare e ordinato, così da azionare il motore.

In pratica i batteri funzionano da convertitori di energia chimica in energia meccanica, configurandosi come una sorgente di lavoro alla nanoscala.

Le possibili applicazioni:

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L’aspetto Sociale della Conoscenza

18 Ottobre 2009 di Daniele Frulla


Partendo dalla notizia di qualche tempo fa relativa al tentativo di rendere decifrabili le conversazioni su Skype, che adotta standard crittografici molto robusti (di grado militare a 256 bit), si vuole esplorare l’aspetto sociale della conoscenza.

Lo scopo non è intercettare i criminali che usano Skype (in quanto utilizzerebbero un altro software), ma piuttosto vietare l’uso della crittografia ai privati, rendendo i cittadini onesti soggetti al controllo dello Stato. I criminali userebbero la crittografia comunque, che rappresenterebbe per loro il reato meno grave. Tanto vale violare una legge in più.

Oggi il valore più importante è rappresentato dalla conoscenza che per sua natura è pubblica e non esclusiva, e Internet costituisce la piattaforma dell’innovazione e della divulgazione, non è proprietaria, e permette a miliardi di persone di esprimersi direttamente, offrendo la possibilità di eliminanare il monopolio dei mass media sull’opinione pubblica.

I blogger o in genere coloro che lavorano nel mondo della conoscenza rappresentano una potenzialità per la trasformazione sociale, sviluppando culture e modi di produzione autonomi, con la possibilità di generare sistemi politici più avanzati e democratici.

Internet con i blog, l’Open Source, Wikipedia e altri prodotti simili sono i primi importanti segnali di trasformazione economica e culturale in contrapposizione alla società capitalista, basata sull’interesse di pochi, sulla segretezza, la competizione e la speculazione finanziaria.

Batterie Del Futuro: Betavoltaiche

12 Ottobre 2009 di Daniele Frulla


Batteria Che dura Anni Attraverso gli Isotopi Radioattivi

L’enorme problema nell’immediato futuro, che la società e tutto il mondo dovrebbero risolvere, è la carenza di energia.

Batteria Che dura Anni Attraverso gli Isotopi Radioattivi

Già da anni si stanno studiando nuove fonti di energia, più o meno promettenti, più o meno salutari.

Visto l’ammontare degli strumenti elettronici in circolazione, di cui oggi quasi non si può fare più a meno, si sono studiate batterie che funzionano attraverso isotopi radiattivi.


Come Funzionano

Queste particolari batterie sfruttano il decadimento radioattivo degli isotopi del trizio, materiale prodotto dal deuterio con un decadimento che dura decine di anni.

Il decadimento radioattivo fa in modo che elettroni nell’atomo di trizio vengano espulsi già naturalmente (atomo instabile con decadimento beta). L’espulsione di questo elettrone causa la polarizzazione del semiconduttore inserito nelle vicinanze generando corrente elettrica.

 

Applicazioni

I ricercatori che hanno sviluppato questa tecnologia all’Università del Missouri, sono sicuri che queste batterie avranno molteplici applicazioni, e soprattutto se ne potranno ridurre di molto le dimensioni.

Le possibili applicazioni saranno: cellulari, palmari, ebook, pacemaker, tutti quei dispositivi di piccole dimensioni che hanno necessità di poca energia per funzionare.

RTG (Radioisotope Thermoelectric Generator)

Molti non lo sanno, ma già sono stati studiati e sviluppati i cosidetti Generatori Termoelettrici a Radioisotopi, una versione precedente di generatore.

Sono stati testati da anni proprio per esplorare lo spazio con motori ad alto rendimento.

 

Chissà, magari in un prossimo futuro si potrà trovare una mini centrali nucleare in ogni casa, condividendo la risorsa energia col mondo.

 

Le Connessioni Telefoniche Transatlantiche

7 Settembre 2009 di Daniele Frulla


Cavi Telefonici e Fibre Ottiche Transatlantiche

Non tutti lo sanno, ma per mantere in contatto tutte le persone nel mondo sono stati passati migliaia di km di cavi telefonici sottomarini, ed ora, per velocizzare Internet, già dal 1988 sono stati lasciati nelll’Oceano Atlantico cavi in fibra ottica, i cosiddetti cavi transatlantici sottomarini.

Cavi Telefonici e Fibre Ottiche Transatlantiche

Immagine Tratta da Wikipedia

Il primo cavo Transatlantico si chiama TAT-1 ed è stato completato nel 1956 connettendo la Scozia e Terranova in Canada. Questo cavo portava poche linee telefoniche, quelle che bastavano per quell’epoca, ed erano cavi in rame.

A partire dal 1988 sono stati sommersi nell’Oceano la tratta telefonica TAT-8, in cui potevano passare molte più linee telefoniche poiché i cavi erano in fibra ottica.

Molti altri cavi in fibra ottica sono stati sommersi da cui la tabella dei cavi sommersi in fibra ottica.

I dati che viaggiano in una fibra ottica sono impulsi di luce, non sono soggetti a campi elettromagnetici e teoricamente hanno una alta resistenza elettrica, quindi ogni circa 100 Km occorre rigenerare il segnale impulso di luce.

L’unica limitazione sono la frequenza alla quale si inviano questi impulsi di luce.

Esistono di verse modalità con cui trasmettere il segnale di luce in una fibra ottica:

Dall’altro capo, per ricevere il segnale impulso di luce vi sono:

 

 

 

 

Previsioni Internet Mobile in Europa fino al 2014

31 Agosto 2009 di Daniele Frulla


Internet Mobile

Da una ricerca di Forrester si annuncia una forte crescita in Europa di Internet Mobile. La crisi economica che si è ramificata in tutti i settori, ha lasciato spazio alle nuove tecnologie di frontiera.

I cellulari sono ora indispensabili alla vita quotidiana, si utilizzano per telefonare, per leggere mail, per navigare, per ascoltare radio e musica. Ad essi vi si aggiungono sempre nuovi servizi, che danno larghi profitti alla compagnie telefoniche.

Come spiega Thomas Husson, nel 2014 in Europa ci sarà un incremento di utilizzatori per Internet Mobile. Utlizzeranno questo servizio il 39% degli abitanti europei.

Internet Mobile

Gli sviluppatori di tecnologia mobile fidelizziranno i propri clienti fornendo sempre più servizi su piattaforme mobili, ad un canone mensile, come succede ora per la telefonia fissa.

Non interessa che il servizio sia utile o meno, l’importante è che ci siano abbastanza utilizzatori (branchia) che ne usufruiranno.

I servizi ora in voga per cellulari sono:

– Lettura mail;

– Navigazione con limite orario;

– Visione di video;

– Ascolto di Mp3;

– Aggiornamento di profili di socialnetwork come Facebook.

Fonte: Forester Research

Massaggiare Gli Occhi Automaticamente

20 Agosto 2009 di Daniele Frulla


Occhiali Massaggianti

I lavori d’ufficio portano spesso allo stress mentale: ci si sente stanchi, gli occhi diventano pesanti e ci si chiede perché?

Forse il rimedio è arrivato, più semplice di quello che si possa immaginare: sono occhiali che massaggiano gli occhi!

Occhiali Massaggianti

 

 

Questo fantastico ritrovato della tecnologia prende il nome di eyezone eye massager . Si trova a circa 25$ sul sito EyeZoneMassager.

Se vi sentite spesso gli occhi stanchi, non perdete un attimo, andate sul sito web ed acquistateli, magari è la soluzione che avete sempre cercato per rilassarvi quando non ci riuscivate.

Fonte: www.newstechnology.eu

Standard ISO

1 Febbraio 2009 di Daniele Frulla


L’ISO, abbreviazione di Organizzazione internazionale per la standardizzazione (International Organization for Standardization in inglese, Organisation internationale de normalisation in francese), è la più importante organizzazione a livello mondiale per la definizione di norme tecniche, fondata a Ginevra il 23 febbraio 1947.

Il termine “ISO” deriva invece dal greco ἴσος (pronuncia: isos) che significa “uguale” e non è un acronimo, anche se in inglese l’ISO viene anche chiamata International Standards for Organizations.

Membri dell’ISO sono gli organismi nazionali di standardizzazione di 157 Paesi del mondo. L’ISO, che coopera strettamente con l’IEC responsabile per la standardizzazione degli equipaggiamenti elettrici, è un’organizzazione non governativa, la cui capacità di stabilire standard che diventano leggi attraverso accordi e trattati la rende molto più potente di molte ONG (organizzazioni non governative) e in pratica agisce come consorzio con forti legami con i governi.

Le norme ISO sono numerate e hanno un formato del tipo “ISO 99999:yyyy: Titolo” dove:
“99999” è il numero della norma,
“yyyy” l’anno di pubblicazione e
“Titolo” è una breve descrizione della norma.


Lista delle ISO attualmente in vigore:

Fonte: www.newstechnology.eu

ISO 27001

11 Gennaio 2009 di Daniele Frulla


Lo Standard ISO 27001:2005 è una norma internazionale che fornisce i requisiti di un Sistema di Gestione della Sicurezza nelle tecnologie dell’informazione.

Lo standard è stato creato e pubblicato nell’ottobre 2005 a fini certificativi, costituendo un sistema completo per garantire la gestione della sicurezza nella tecnologia dell’informazione e sostituendo la norma inglese BS 7799:2 (che conteneva la linea guida e lo standard vero e proprio), che fino ad allora rappresentava la principale norma di riferimento per l’applicazione di un Sistema di Gestione per la sicurezza delle informazioni.

Il nuovo standard ha assorbito entrambe le parti: la linea guida è diventata ISO 17799:1 che prescrive la conservazione e la difesa delle risorse informative di un’impresa, mentre la ISO 27001:05 è il documento normativo di certificazione al quale un’azienda deve fare riferimento.

Dal momento che l’informazione è un bene il quale aggiunge valore all’impresa, e che ormai la maggior parte delle informazioni sono custodite su supporti informatici, ogni organizzazione deve essere in grado di garantire la sicurezza dei propri dati, in un contesto dove i rischi informatici causati dalle violazioni dei sistemi di sicurezza sono in continuo aumento. L’obiettivo del nuovo standard è quello di proteggere i dati e le informazioni da minacce di ogni tipo, al fine di assicurarne l’integrità, la riservatezza e la disponibilità, e fornire i requisiti per adottare un adeguato sistema di gestione della sicurezza delle informazioni finalizzato ad una corretta gestione dei dati sensibili dell’azienda.

La norma è applicabile a imprese operanti nella gran parte dei settori commerciali e industriali, come finanza e assicurazioni, telecomunicazioni, servizi, trasporti, settori governativi.

Importantissimo è l’Annex A “Control objectives and controls” che contiene i 133 “controlli” a cui, l’organizzazione che intende applicare la norma, deve attenersi. Essi vanno dalla politica e l’organizzazione per la sicurezza alla gestione dei beni e alla sicurezza delle risorse umane, dalla sicurezza fisica e ambientale alla gestione delle comunicazioni e dell’operativo, dal controllo degli accessi fisici e logici alla gestione di un monitoraggio e trattamento degli incidenti (relativi alla sicurezza delle informazioni), dalla gestione della Business Continuity e il rispetto normativo, completano l’elenco degli obiettivi di controllo. L’organizzazione deve anche indicare anche quali controlli non sono applicabili alla propria realtà.

La conformità alla ISO 27001 non solleva l’organizzazione dal rispetto delle misure minime di sicurezza e dalla produzione della documentazione richiesta dalla legge sulla Privacy, come sottolineato da uno dei controlli. La differenza tra la legge sulla Privacy e la norma ISO 27001 è che la legge sulla privacy tutela dati personali e sensibili dei cittadini, mentre la ISO 27001 pur richiedendo che ciò sia fatto, s’interessa principalmente dei dati di business dell’organizzazione che devono essere salvaguardati per l’interesse stesso dell’organizzazione.

In Italia la sicurezza sui luoghi di lavoro è regolamentata dal D.Lgs.81/2008, individuato tra quelle normative la cui osservanza deve essere esplicitamente definita e documentata.

Fonte: www.newstechnology.eu

Falco Robot Contro Il Bird Strike

31 Agosto 2008 di Daniele Frulla


Spesso, negli aeroporti si assiste al fenomeno del Bird Strike, ossia quando un volatile si impatta su un aereo.

Soprattutto negli aeroporti vicino al mare esistono stormi di gabbiani che non agevolano la partenza e l'arrivo degli aerei. Tante volte, per far volar via i gabbiani dalla pista dell'aeroporto si è utilizzato un falco in carne ed ossa, ora esiste il falco robot per liberare la pista dai gabbiani.

 

Il Bird Strike è un fenomeno frequente anche se non molto conosciuto e se ne possono avere prove da questi articoli:

  1. Maxi invasione di gabbiani;
  2. Gabbiani contro la cabina di pilotaggio;
  3. Avaria "da gabbiani";
  4. Gabbiani sulla linea di decollo aereo;

Ne esistono diverse versioni di falco robot. Alcune versione hanno solo la forma del falco, mentre altre simulano anche la sbattuta delle ali.

In questo video si può ammirare il falco robot in azione con sbattuta delle ali:

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Tuttavia, anche su semplice aereo telecomandato con forma di falco può essere utili per scacciare i gabbiani dalla pista degli aeroporti:

 {youtube}vN9mDBJktD4{/youtube}

Anche se funzionali, questa tipologia di robot sono più che altro oggetti telecomandati da un operatore.

 

Fonte: www.newstechnology.eu

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