25 Luglio 2021 di Daniele Frulla
A quanto pare, le comunita’ open source (a codice sorgente aperto) sono vincenti rispetto alle aziende che propongono scatole nere e codice oscuro.
Microsoft si e’ unita alla comunita’ Linux ed ha ora diffuso in versione opensource il codice sorgente per la propria distribuzione linux chiamata CBL-Mariner.
Microsoft non e’ Linux, ma sfrutta tutto il codice sorgente che in decenni le comunita’ opensource sono riuscite a produrre, come hanno fatto societa’ come Ubuntu o RedHat.
Ormai la nostra epoca e’ diventata quella del Cloud, dei prodotti che si trovano online, dei sistemi operativi virtuali. Tutto quello di cui c’e’ bisogno e’ stato prodotto ed il codice sorgente puo’ essere riutilizzato.
Non buttare, ma riusare il codice e’ la filosofia della nuova epoca.
Microsoft ha deciso di produrre la sua distruzione basata su Linux per creare il proprio Cloud Microsoft 365, che poi vendera’ alle aziende che lo richiederanno.
Per costruire una immagine ISO da poter installare su Virtualbox potete guardare una utile guida da Linuxiac.com.
Il risultato e’ un’altra versione di Linux da poter usare per clustering e sistemi cloud.
Ormai la strada e’ scritta, anche i sistemi operativi utilizzeranno profondamente le piattaforme del cloud sottostanti.
Dobbiamo essere consapevoli che le aziende che propongono prodotti cloud avranno ormai miriadi di informazioni su di noi.
L’importante e’ non finire imbrigliati in quello che si chiamo il Vendor Lock-in del Cloud, ossia non poter piu’ cambiare fornitore di servizio.
Quindi se dobbiamo fare una scelta passando a Microsoft, dobbiamo essere consapevoli di poterne uscire.
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