9 Maggio 2008 di Daniele Frulla
Un fungo, conosciuto sin dagli anni ’40 perche’ “ghiotto” di uniformi e tende militari, potrebbe essere uno strumento utilissimo per la produzione di biocombustibili. Almeno queste sembrano essere le conclusioni di uno studio pubblicato sulla rivista Nature Biotechnology realizzato da ricercatori dei Los Alamos National Laboratory, del Depertment of Energy e del Genome Institute. I ricercatori hanno sequenziato il genoma del Tricoderma reesei e hanno scoperto importanti meccanismi di come questo piccolo organismo riesca a rompere la cellulosa delle fibre vegetali e a trasformarle in zucchero. La scoperta potrebbe portare alla realizzazione di un sistema molto piu’ efficiente di produzione dell’etanolo da fonte vegetale rispetto ai metodi fin qui messi a punto.
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